Pane e lapilli

di Matilde Tortora

 

 

Pane e Lapilli è il nuovo libro di Matilde Tortora, pubblicato per i tipi de La Mongolfiera Editrice, consta di trentasei racconti, le cui protagoniste sono bambine, donne e, alla stessa maniera risultano protagoniste  le parole d’uso quotidiano  che molte cose delle loro vite disvelano, facendone riaffiorare  i "dintorni scarlatti". "Se la rompi un'oliva, quel bordo fino ad allora tanto verde assume una coloritura rossastra; tutte le ferite hanno questo bordo, anche se a volte appena percettibile e tutti i colori contengono quest' imprevisto colore”-  si legge in uno di questi racconti. Chi tanto di sé  dice in questi racconti, lo dice a volte con reminiscenze di latino, perfino di greco o col dialetto napoletano, che in questo libro è un inevitabile, unico modo per dire anche di violenze che a volte furono ritenute soft da chi le inferse ma non da chi, bambina, le ricevette, altre inoltre davvero inenarrabili, se non in questa commistione di lingue cui donne e bambine, chiedono un di più di eloquenza e di riparo. Sei di questi racconti sono stati pubblicati nell’antologia Racconta/Due  edita da la Tartaruga, curata da di Rosaria Guacci e Bruna Miorelli che a proposito di Matilde Tortora, sottolinearono “la predilizione per le simmetrie, le sequenze seriali, le figuralità geometriche e numeriche. E la necessità di una sintassi e grammatica nuova in cui ritrovare l'adesione perduta del linguaggio alle cose e, forse, un'innocenza originaria". Per l’immagine di copertina l’autrice ha scelto “Donna in campo” dell’artista  Gisella Meo, una tempera su carta del 1957, anno in cui pure s’avviano i primi racconti di questo libro.

Matilde Tortora è scrittrice  e saggista, ha pubblicato molti libri, alcuni sono stati tradotti anche in altre lingue. Nel 2000 è stata insignita del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri

11-3-2019